La spada dell'Islam (1961)
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Regia/Director: Enrico Bomba Soggetto/Subject: Enrico Bomba Sceneggiatura/Screenplay: Enrico Bomba Interpreti/Actors: Rashdi Abaza (Mahmud), Lubna Adb El Aziz (Jihad), Ahmed Mazhar (Selim), Ema Andi, Franco Carelli, Federico Chentrens, Mario Dionisi, Luisa Mattioli, Folco Lulli (Aktai), Silvana Pampanini (regina Shagaret El Dor) Fotografia/Photography: Marcello Masciocchi Costumi/Costume Design: Dina Di Bari Scene/Scene Design: Lamberto Giovagnoli Montaggio/Editing: Enzo Alabiso Suono/Sound: Bruno Moreal, Massimo Jaboni, Remo Palmieri Produzione/Production: Fi.C.It. - Finanziaria Cinematografica Italiana, Misr. Co., Il Cairo Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali censura: 35951 del 19-10-1961 Altri titoli: Wa Islamah, Die Hunnen Trama: Un gruppo di congiurati uccide il Sultano dell'Islam, che però prima di morire riesce a salvare la figlia Jihad ed il principe Mahmud, affidandoli al fido Selim. L'uomo, affinché i sicari perdano definitivamente le tracce dei due giovani, li consegna ad un mercante di schiavi: Jihad viene venduta alla regina Shagaret El Dor, mentre Mahmud è venduto al principe Aktai. Salim, catturato dai nemici, diviene cieco, a causa delle torture subite, ma stoicamente non rivela dove siano finiti i due ragazzi.
Quindici anni dopo, Selim ritrova sia Jihad che Mahmud. Intanto, la regina Shagaret El Dor, sposato Aktai, lo fa assassinare, per poi venire a sua volta uccisa dalla prima moglie di Aktai. Rimasto vacante il sultanato, di fronte alla minaccia di una invasione dei Tartari, i dignitari di corte reintegrano il principe Mahmud nel suo nobile e legittimo rango e gli affidano l'esercito dell'Islam. Il giovane principe conduce le sue truppe alla vittoria contro i Tartari. Ristabilita pace e la sicurezza del sultanato, Mahmud sale al trono, acclamato nuovo Sultano, e sposa l'amata Jihad.
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